Zenone di Elea fu un filosofo presocratico nato intorno al 490 a.C. a Elea. È celebre per i suoi paradossi, che erano indirizzati a sostenere le dottrine monistiche del suo maestro e amico, Parmenide, sotto la cui guida imparò i principi della Scuola Eleatica.
Questa scuola, fondata da Parmenide, si focalizzava sulla dottrina secondo cui la realtà è un'unica, immutabile e indivisibile entità. Zenone si dedicò a difendere e a sviluppare ulteriormente le teorie del suo maestro.
Contributi Filosofici: Zenone è meglio conosciuto per i suoi paradossi, scritti per difendere le teorie di Parmenide contro le critiche dei pluralisti, che credevano in una realtà composta da molteplici entità in continuo cambiamento. Questi paradossi sono indirizzati a mostrare l'assurdità delle nozioni comuni di spazio e tempo e l'impossibilità del movimento quando concepito in termini pluralistici. Il più famoso tra questi è il paradosso di Achille e la tartaruga, che dimostra come, secondo la logica ordinaria, Achille non possa mai superare la tartaruga se questa ha un vantaggio iniziale.
Influenza e Eredità: Sebbene non siano rimaste opere scritte di Zenone, i suoi paradossi sono stati ampiamente discussi e analizzati da filosofi successivi, compreso Aristotele. I paradossi di Zenone hanno avuto un impatto significativo sullo sviluppo della logica e della filosofia, sollevando questioni fondamentali che sono state esplorate in contesti vari, dalla matematica alla teoria della fisica.
Vita Personale e Morte: I dettagli sulla vita personale di Zenone sono scarsi e spesso aneddotici. Secondo alcune fonti, fu coinvolto in politica e si impegnò attivamente nella difesa della sua città natale, Elea, contro l'oppressione. Si dice che sia morto intorno al 430 a.C., e le circostanze della sua morte sono avvolte in varie leggende, alcune delle quali suggeriscono che morì per mano di un tiranno locale.
In conclusione, Zenone di Elea rimane una figura fondamentale nella storia della filosofia occidentale. Anche se i dettagli della sua vita sono oscuri, i suoi paradossi hanno lasciato un'impronta indelebile sul pensiero filosofico e scientifico, stimolando un'indagine critica sulle nozioni di spazio, tempo e movimento che continuano a influenzare il pensiero contemporaneo.